Pizza nera al carbone vegetale: cos’è e come si fa

Pizza nera carbone vegetale

Negli ultimi anni si è riscontrato un notevole incremento delle pizze realizzate con impasti particolari, in grado di far esaltare sapori e profumi differenti. È il caso della pizza nera al carbone vegetale, che si caratterizza per il suo colore profondo ma dal gusto delicato.

Nei prossimi paragrafi, andremo ad approfondire questa tematica, al fine di conoscere al meglio la pizza nera!

Che cos’è la farina nera al carbone vegetale

Il carbone vegetale, che è anche chiamato carbone attivo, è una polvere nera che non ha un odore o un sapore. Si fa prendendo sostanze come il legno, i noccioli di frutta e altre cose simili, e le si cuoce per ottenere una polvere che si può usare in molti modi diversi. Alcune persone lo usano nella cucina, e lo si trova con il codice E153 sull’etichetta.

polvere carbone vegetale E153

Infatti il carbone vegetale è impiegato anche per la realizzazione di alcuni farmaci, grazie alle sue innumerevoli proprietà benefiche per il nostro organismo.

Il carbone attivo si ottiene mediante la carbonizzazione senza fiamma, proprio perché non è presente ossigeno, raggiungendo una temperatura di 1000 °C. Il composto viene poi macinato fino a diventare polvere.

L’impasto al carbone attivo fa male?

Il carbone vegetale è considerato benefico per il proprio organismo, però bisogna precisare che questo potrebbe creare delle interazioni con alcuni farmaci.

Uno degli esempi più concreti è nel caso di medicine per il diabete o per la tiroide, causando un mal assorbimento di alcune vitamine. In passato se ti ricordi bene avevamo parlato anche della pizza proteica con i consigli per realizzarla.

Inoltre si sconsiglia l’impiego di questa sostanza in caso di gravidanza o sotto ai 12 anni di età, consigliando di rivolgersi sempre al proprio medico curante.

Però, quando si realizza la pizza nera al carbone vegetale, il quantitativo è talmente irrisorio da non comportare nessuna tipologia di problematica.

Pizza nera al carbone vegetale: come si realizza?

La pizza nera al carbone vegetale ha riscosso un successo esponenziale, soprattutto negli ultimi anni, in cui il la pizza gourmet ha conquistato gli appassionati. Si tratta di una tipologia di pizza che riesce a mantenere le caratteristiche dell’impasto classico, senza dunque alterare eccessivamente il sapore, come accade per la pizza con la farina di segale.

palline pizza nere

Naturalmente, per fare un ottimo lavoro, i professionisti usano miscele già fatte. Di solito, mettono circa l’1,0/1,5% di carbone vegetale nella miscela. Nel complesso, la farina è preparata in modo che il risultato sia sempre buono.

In genere, queste miscele includono anche pasta acida essiccata e farina di tipo 0 e 00. A volte, l’azienda che produce la miscela aggiunge anche il sale (2%), quindi chi la usa deve solo mettere l’acqua.

Non puoi fare una pizza nera solo usando polvere di carbone vegetale perché è considerato un colorante secondo le regole del Ministero. Devi seguire le giuste quantità quando lo usi, anche se può fare bene al tuo corpo.

Le leggi dicono che puoi usare da 10 a 15 grammi di carbone vegetale per ogni chilo di farina. Se vuoi fare una pizza nera, usa queste quantità come guida.

Le caratteristiche

Focaccia

Sempre più pizzaioli hanno deciso di impiegare farine particolari per la realizzazione della pizza, affiancate dalla classica farina 0 e 00.

Una di queste è rappresentata proprio dalla pizza nera al carbone vegetale, che è creata come pizza gourmet, ideale da abbinare con condimenti di pesce.

La sua versione margherita possiede circa 550 kcal, e questo dimostra che è decisamente più leggera rispetto a quella con la farina tradizionale.

Ciò che caratterizza la pizza nera al carbone vegetale sono i suoi innumerevoli benefici, infatti si tratta di una tipologia di pizza altamente digeribile, priva di colesterolo e con un buon apporto di fibre.

Il carbone attivo è utile per aiutare con il gas e i problemi di stomaco. Grazie alla sua struttura porosa, riesce a assorbire le sostanze tossiche, i liquidi e i gas, e questo può aiutare la digestione.

Vuoi imparare come fare la pizza nera?

Come sappiamo, realizzare un impasto a regola d’arte non è semplice e poi impiegare delle farine particolari rende questo processo ancora più difficoltoso.

Se vuoi approfondire questo argomento oppure imparare a fare la pizza a 5 ore di lievitazioneti consiglio di consultare subito un consulente pizzaiolo. Potrai scegliere il giorno e l’ora dell’appuntamento che preferisci.

In questo modo, avrai l’opportunità di essere seguito passo dopo passo per raggiungere l’obbiettivo di accrescere le tue competenze in materia.

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